Leggere Lolita a Teheran - Azar Nafisi (Adelphi)

Pubblicato il da Libreria Fahreheit 451 Quarrata

Nei due decenni successivi alla rivoluzione di Khomeini, mentre le strade e i

campus di Teheran erano teatro di violenze barbare, Azar Nafisi ha dovuto

cimentarsi nell'impresa di spiegare a ragazzi e ragazze, esposti in misura

crescente alla catechesi islamica, una delle più temibili incarnazioni del

Satana occidentale: la letteratura. È stata così costretta ad aggirare

qualsiasi idea ricevuta e a inventarsi un intero sistema di accostamenti e

immagini che suonassero efficaci per gli studenti e, al tempo stesso, innocui

per i loro occhiuti sorveglianti. Il risultato è un libro che, oltre a essere

un atto d'amore per la letteratura, è anche una beffa giocata a chiunque tenti

di proibirla.

 

“Nell’autunno del 1995, dopo aver dato le dimissioni dal mio ultimo incarico accademico, decisi di farmi un regalo e realizzare un sogno. Chiesi alle sette migliori studentesse che avevo di venire a casa mia il giovedì mattina per parlare di letteratura.”

 

Perché leggiamo questo libro? Cosa vi cerchiamo? Nella sua conferenza romana del 2004 dal titolo “Atteggiamento sospetto: il potere sovversivo dell’immaginazione” (http://www.adelphi.it/Files/Nafisi.pdf), Azar Nafisi, criticando l’atteggiamento censorio della Repubblica Islamica nei confronti della letteratura, ha affermato che il timore di una possibile corruzione morale portava il regime a non distinguere fra realtà e immaginazione:
Noi non leggiamo “Lolita” per saperne di più della pedofilia, come non decidiamo di andare a vivere sugli alberi dopo aver letto “Il barone rampante” di Calvino o diventiamo pescatori provetti dopo “Il vecchio e il mare” di Hemingway. Non dovremmo leggere per trasformare grandi opere di narrativa in repliche approssimative della nostra realtà, ma per il puro, sensuale e genuino piacere di leggere.
Il libro è strutturato in quattro sezioni distinte.

Le parti in cui è diviso riguardano momenti diversi: la prima, intitolata “Lolita”, racconta l’inizio del seminario privato, tenuto in casa della Nafisi con le sue allieve più vicine, subito dopo la cessazione definitiva del suo insegnamento, poco prima della sua decisione di lasciare l’Iran nel 1997.

La seconda sezione (“Gatsby”) torna indietro nel tempo per descrivere il suo ritorno a Teheran (dov’è nata nel 1955), dall’Occidente in cui era cresciuta ed aveva studiato (prima in Inghilterra e poi negli Stati Uniti, fra i 13 e i 24 anni) nel 1979, in piena rivoluzione, per insegnare Letteratura inglese.

In questa parte viene raccontato il suo primo incarico universitario nel turbolento periodo dell’affermazione del regime degli ayatollah. Il rifiuto dell’obbligatorietà del velo portò all’allontanamento della Nafisi dopo un paio d’anni di insegnamento all’università, dove riprese a insegnare nell’87.

La terza parte (“James”) racconta il periodo della guerra Iran-Iraq, durante gli anni Ottanta.

L’ultima parte (“Austen”) riprende il racconto della prima, con il seminario ed il rapporto con le allieve in primo piano, e arriva fino alla sua partenza.

 

Questo è uno di quei libri che riesce a muovere le coscienze.

Leggere Lolita a Teheran non lascia indifferenti.

Si tratta di un’opera che trasmette il tipo di emozione attraverso il quale si conosce una realtà.

Ci sono donne splendide in questo libro. Soprattutto le studentesse. L’insegnante è colta, rigorosa, combattiva, coraggiosa. Autorevole.

Ma le studentesse.

Vividamente colorate, diverse, curiose, intelligenti, fragili e coraggiose, con una vita cosí piccola se paragonata all’opulenza delle nostre possibilitá di consumo, eppure cosí intensa e ferita, sul piano emotivo, sotto i veli che alcune di loro considerano un’aggressione alla libertá del loro corpo e che altre rispettano come segno della loro civiltá e della loro cultura.

 

E’ un’opera che, con tutto il piacere che se ne ricava, ha una forza anche politica.

Ci sono generazioni di lettori che sono entrati in contatto con realtà politiche e sociali terribili attraverso opere letterarie.

Sono tanti i  nomi che si potrebbero fare. Alcuni hanno rivelato fatti che erano appositamente occultati, altri invece hanno descritto realtà che molti preferivano non vedere. L’appassionato amore per la letteratura e la fiducia nella forza delle sue immagini, sono il tratto distintivo di questo straordinario libro di memorie, che descrive il cupo Iran della Repubblica Islamica, rispetto ai non molti altri che abbiano avuto un analogo formidabile impatto.

 

 

Leggere Lolita a Teheran

Azar Nafisi

Adelphi  € 10,00

 

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