Le benevole - Jonathan Littell (Einaudi)
Nato in Alsazia da padre tedesco e madre francese, Maximilien Aue dirige sotto falso nome una fabbrica di merletti nel nord della Francia. Svolge bene il suo lavoro, è un uomo preciso ed efficiente. Preciso ed efficiente, del resto, lo era stato anche negli anni del nazismo, quando fra il 1937 e il 1945, aveva fatto carriera nelle SS in Germania. Pur essendo un nazionalsocialista convinto, il giovane e brillante giurista era entrato per caso nel corpo, punta di diamante del Reich hitleriano: fermato dalla polizia dopo un incontro omosessuale, aveva accettato di arruolarsi per evitare la denuncia. Nel 1941 Max è sul fronte orientale, dove dà il suo contributo al genocidio di ebrei, zingari e comunisti. Al crepuscolo del nazismo, viene in aiuto a Max il suo bilinguismo: assumendo l'identità di un francese deportato in Germania, riesce a fuggire. Trascinato dalla corrente della storia e inseguito da fantasmi che, come furie benevole dei greci, le eumenidi, cercano vendetta, Max Aue è parte di noi, la parte più nera.
Il negativo che si fa storia, il punto di vista del carnefice sugli orribili eventi del genocidio nazista.
Littel riesce a dare voce letteraria allo spazio e al tempo della tragedia, rivela con grande maestria e grazie soprattutto ad una ricostruzione storica dettagliata, che questo punto di vista, (“terribile e ripugnante” come lo definisce l’editore stesso ) è così comune e a tratti addirittura banale.
Le benevole
Jonathan Littell
Einaudi € 16,00